Unite da profondi rapporti e scambi economici e demografici decennali le relazioni bilaterali Italia-Argentina, ancora rafforzate dalla vicinanza ideologica dei governi Meloni e Milei, si arricchiscono di nuove prospettive, esposte all’interno del documento firmato il 6 giugno scorso.
PARTENARIATO ECONOMICO
Italia e Argentina godono di relazioni eccellenti, radicate in una profonda amicizia storica e rafforzate dalla presenza della più numerosa comunità italiana all’estero. Il dialogo politico tra i due Paesi è inoltre continuo e fruttuoso, caratterizzato da un flusso costante di visite istituzionali e missioni congiunte. Anche a livello multilaterale, Italia e Argentina agiscono in sintonia, lo dimostra il rilancio del dialogo tra blocchi regionali, in particolare sostenendo un accordo di associazione tra l’Unione Europea e il Mercosur[1].
Il forte legame economico è, in prima battuta, testimoniato dalla vasta presenza di imprese italiane in Argentina, molte delle quali vantano una storia centenaria, spesso intrecciata con quella dell’emigrazione italiana. Grandi gruppi industriali italiani operano in settori chiave come:
- Automotive: FCA-Stellantis, Iveco, Pirelli
- Energia: Camuzzi, Enel
- Edilizia e Infrastrutture: Ghella, Mapei, Saipem, Techint, Trevi, Webuild
- Alimentare e Bevande: Campari, Ferrero, Fratelli Branca, Gancia
- Assicurazioni: Generali
- Spazio: Telespazio
A fronte di una solida base industriale, nel 2023 l’Italia ha esportato merci verso l’Argentina per un valore complessivo di 1,352 miliardi di euro. Nello stesso periodo, le importazioni italiane dall’Argentina sono ammontate a 977,4 milioni di euro, in calo del 19,8% rispetto al 2022. Nel 2024 il valore delle esportazioni italiane verso il mercato argentino è ulteriormente diminuito, attestandosi a 1,182 miliardi di euro, con una contrazione del 12,5% rispetto al 2023. Al contrario, le importazioni italiane dall’Argentina hanno mostrato un andamento opposto: sono cresciute fino a raggiungere 1,072 miliardi di euro, con un incremento dell’8,1% rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda il versante argentino, nel 2023 le esportazioni verso l’Italia si sono attestate a 685 milioni di euro, evidenziando un calo significativo del 24,6% rispetto al 2022. I principali prodotti esportati verso il nostro Paese sono stati la farina di soia e i pellet (che hanno rappresentato il 43,9% del totale), seguiti da gamberi e gamberetti (7,8%) e carne bovina (5,1%). Nel medesimo anno, l’Argentina ha importato dall’Italia beni per un valore stimato di 977 milioni di euro, confermando la solidità e la continuità del rapporto commerciale bilaterale, nonostante l’andamento altalenante degli scambi nei due sensi. Tra i prodotti importati hanno assunto rilevanza la benzina, esclusa la benzina per aviazione (9,5%), i componenti delle turbine a gas (2,4%) e il gasolio (1,9%)[2].
L’interscambio bilaterale complessivo ha raggiunto 2,254 miliardi di euro, registrando una leggera flessione del 3,7% rispetto al 2023; nonostante ciò, la bilancia commerciale italiana ha chiuso con un saldo positivo di 110 milioni di euro.
PUNTI PROGRAMMATICI
Senza dubbio l’amicizia politica tra Giorgia Meloni e Javier Milei porta ad un livello ulteriore i rapporti bilaterali. A seguito dell’intesa raggiunta durante i colloqui del novembre scorso a Buenos Aires[3] viene firmato il Piano d’azione 2025-2030 Italia-Argentina, che mira ad approfondire varie tematiche strategiche, partendo innanzitutto dall’ampliare il dialogo prettamente politico. Il testo sottolinea la creazione di un tavolo comune per identificare priorità condivise, come rafforzare il coordinamento multilaterale, in particolare all’interno del gruppo “Uniting for Consensus” per la riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Verranno utilizzati strumenti come le consultazioni politiche bilaterali e il coinvolgimento della futura Comunità dell’Italofonia e dell’Istituto Italo-Latino-americano: l’obiettivo è anche promuovere scambi e incontri tra le entità territoriali dei due paesi[4]. Il rapporto più stretto tra i due popoli sarà propedeutico al comune impegno preso sui terreni della cultura e dello sviluppo sociale. Sarà rinnovato l’accordo di cooperazione educativa, scientifica e tecnologica tra Italia e Argentina per il periodo 2024-2028, contenente iniziative volte a favorire la mobilità di docenti e studenti, lo sviluppo di doppi titoli, la collaborazione in ricerca su fisica, IA ed energie rinnovabili, e la promozione delle attività del C.U.I.A. (Consorzio Interuniversitario Italiano per l’Argentina) e del programma CUIASMUS-PRO. Si prevede anche la riattivazione del Memorandum ITARTEC per la formazione tecnica e lo scambio di esperienze tra le istituzioni universitarie, oltre a campagne congiunte per promuovere il turismo. La sinergia condurrà anche alla creazione di un partenariato nel settore della difesa. Roma e Buenos Aires mirano ad un accordo pubblico-privati per la collaborazione tecnologica, coproduzione e co-sviluppo di piattaforme e attrezzature di difesa. Le aree prioritarie includono l’ingegneria aeronautica (UAV), l’HPC, l’IA, le tecnologie quantistiche, la cybersecurity e il contrasto alle minacce ibride. Si mira anche a rafforzare la cooperazione nei domini terrestre, marittimo e aeronautico, con un focus su dottrine di impiego, monitoraggio delle infrastrutture sottomarine, risposta all’inquinamento, ricerca e salvataggio, e sopravvivenza, estendendo la collaborazione anche all’ambiente antartico. Obiettivi questi che passeranno necessariamente dall’interlocuzione continua tra gli staff della Difesa, attraverso riunioni annuali e consultazioni ministeriali, in linea con l’Accordo bilaterale di Cooperazione. Si porrà l’accento anche sulla collaborazione nell’alta formazione accademica, coinvolgendo le rispettive Università della Difesa. L’obiettivo è quello di aumentare l’interoperabilità e l’interazione tra le Forze Armate, anche nel settore informativo.
ARGENTINA LNG
Merita un approfondimento ulteriore l’intesa sul LNG (liquefied natural gas) contenuta nei colloqui tra i due governi e i rispettivi enti responsabili[5]. Nel piano si fa riferimento alla creazione di un gruppo di lavoro per esplorare collaborazioni nella gestione delle materie prime critiche, coprendo estrazione, lavorazione, riciclo e valorizzazione. L’Italia si impegna inoltre a supportare l’apertura di un centro a Neuquén, finalizzato alla formazione di operai specializzati nel settore energetico e minerario. L’obiettivo di questi sforzi è quello di favorire la partnership dell’ENI con l’argentina YPF (Yacimientos Petrolíferos Fiscales) che andranno a collaborare per l’ambizioso progetto “Argentina LNG”. Questa strategia[6] integrata mira a sviluppare massicciamente le risorse di gas naturale del sito di Vaca Muerta per l’esportazione, superando di gran lunga la domanda locale e regionale. Un fattore chiave per la sua realizzazione è stato l’introduzione del Regime di Incentivi per i Grandi Investimenti (RIGI)[7]: questa nuova normativa offre stabilità fiscale, doganale, monetaria e regolatoria per ben 30 anni, rendendo il progetto estremamente attraente per gli investitori. Argentina LNG coprirà l’intera catena del valore del GNL, dalla produzione di gas a Vaca Muerta fino alla sua liquefazione e commercializzazione. Con una catena del valore di alta qualità e costi competitivi, si posiziona come un forte contendente tra i principali attori mondiali del settore. Nel progetto si prevede inizialmente l’utilizzo di due unità galleggianti di liquefazione (FLNG)[8] con una capacità combinata di 10 milioni di tonnellate all’anno. Una potenziale seconda fase di espansione potrebbe aumentare la capacità di ulteriori 15 milioni di tonnellate, portando la capacità totale di Argentina LNG a 25 milioni. Questo aprirà nuove e significative opportunità di mercato per l’industria, date anche dal prestigio di Eni come partner strategico, scelta per il know-how specifico sviluppato e dimostrato nei progetti LNG in Congo e Mozambico e per la sua leadership mondiale nella realizzazione di progetti con questa tecnologia, nonché sulle consolidate capacità esecutive e di portare rapidamente i progetti dalla concezione alla realizzazione[9].
[1] InfoMercatiEsteri, 2025:
https://www.infomercatiesteri.it/overview.php?id_paesi=36
[2] Càmara Argentina de Comercio y Servicios, 2024;
[3] De Palo F.; Materie prime, ecco la chiave del Piano d’azione Italia-Argentina; Formiche;https://formiche.net/2025/06/piano-azione-italia-argentina-materie-critiche/
[4] Piano d’azione 2025-2030 Italia-Argentina https://www.governo.it/sites/governo.it/files/Piano_Azione_2025-2030_ita_arg.pdf
[5] Ivi
[6] YPF; 2025;
https://argentina-lng.ypf.com/en/pdf/LNG_Brochure_ENG_digital.pdf
[7] International Bar Association; 2024;
https://www.ibanet.org/overview-of-incentive-regime-for-large-investments-in-Argentina
[8] YPF; 2025;
https://novedades.ypf.com/ypf-and-eni-argentina-lng.html
[9] ENI; 2025;