NIGER: LA SFIDA ITALIANA NEL CROCEVIA DEL SAHEL, TRA SICUREZZA E COOPERAZIONE

Perché il Niger è vitale per gli interessi italiani
Paese ricco di carbone, petrolio e biomasse e incastonato nel cuore del Sahel,  — regione un tempo considerata perla della Françafrique,  — il Niger è vitale per gli interessi securitari italiani. Facilmente comprensibile il motivo: confina con Libia e Algeria a nord, con Mali e Ciad rispettivamente a ovest e a est, e con Burkina Faso, Benin e Nigeria a sud. Niamey, la capitale del Niger, è dunque uno snodo inaggirabile per i migranti subsahariani diretti verso il Vecchio Continente.

Da dove viene l’instabilità di Niamey: il colpo di stato del 2023
Il Paese è politicamente tra i più fragili dell’area. Diversi gruppi jihadisti, tra i quali Boko Haram e lo Stato islamico dell’Africa occidentale a sud, nella regione di Marrani, e il “Gruppo di sostegno per l’islam e i musulmani” (JNIM) nella zona occidentale, hanno gettato il Paese in una spirale di violenza e instabilità sempre crescente.

Il 26 luglio 2023 [1] le Forze Armate nigerine, guidate dal generale Abdourahamane Tchiani, hanno destituito il presidente eletto Mohamed Bazoum,  (esponente del Partito Nigerino per la Democrazia e il Socialismo, (PNDS); Tchiani si è poi proclamato presidente ad interim del Paese. Con questo colpo di stato,  Niamey si è unita al gruppo di Paesi vicini (Mali, Burkina Faso, Ciad e Guinea) che nel biennio 2020–2022 hanno subito rovesci militari.

La crisi dei rapporti franco-nigerini
La nuova giunta ha sin da subito ordinato [2] alla Francia il ritiro dei propri effettivi e ha espulso lambasciatore di Parigi, inaugurando un graduale ma deciso distanziamento dalla sfera d’influenza occidentale, in particolare da quella francese.

Dopo il Mali, anche il Niger, che è tra i primi dieci Paesi al mondo per la produzione di uranio,  — risorsa peraltro essenziale per l’industria nucleare francese,  — ha deciso di recuperare il controllo sulle proprie risorse: la nazionalizzazione [3] della compagnia SOMAÏR, che operava precedentemente in partnership con il gruppo francese Orano, è stata annunciata nel giugno 2025. 

Negli ultimi mesi Orano ha annunciato la perdita del controllo operativo delle sue tre filiali minerarie in Niger: il giacimento di Imouraren, la miniera di Cominak e la miniera di Somair.

Nel febbraio 2024 Niamey ha formalizzato un accordo di cooperazione nel settore della difesa con la Russia [4]: Mosca ha inviato istruttori militari per rafforzare le capacità delle forze armate nigerine. Tra marzo e aprile dello stesso anno la giunta ha inoltre revocato l’accordo militare con gli Stati Uniti e ha interrotto la collaborazione con la missione di cooperazione tedesca.

Nel tentativo di ridurre l’influenza francese e di costruire una pedagogia e un’identità nazionale più definita, il nuovo regime ha inoltre promosso l’hausa [5],  — la lingua più parlata nel Paese,  — al rango di lingua nazionale. Nella precedente Costituzione, le lingue delle diverse comunità del Niger avevano lo status di lingue nazionali “in piena uguaglianza”. Con le nuove norme il francese, equiparato all’inglese, viene classificato invece come semplice “lingua di lavoro”.

Allo stesso modo, Niamey ha annunciato il proprio ritiro [6] dallOrganisation internationale de la Francophonie (OIF), organismo internazionale che riunisce e rappresenta i numerosi Stati del mondo dove il francese è lingua madre, promuovendone l’utilizzo.

Il ruolo italiano in Niger: come Roma consolida i rapporti con Niamey
Un
eccezione significativa in questo contesto è rappresentata dal ruolo italiano.
Roma mantiene ancora una decisiva presenza in Niger tramite la Missione Bilaterale di Supporto in Niger (MISIN), attiva dal 2018.

La MISIN opera sotto il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) italiano. Come riportato da PagineEsteri [7], il contingente ammesso dal Parlamento può arrivare fino a 500 effettivi (attualmente, in forze operative, si segnala una presenza di circa 300 militari), insieme a mezzi terrestri e aerei per funzioni di addestramento, supporto logistico e attività ISR (intelligence, sorveglianza, ricognizione).

Il Ministero della Difesa italiano ha dichiarato di aver organizzato numerosi cicli formativi rivolti alle Forces Armées Nigériennes (FAN), sostenendo,nel luglio 2024, di aver addestrato ben 9.235 soldati delle Forces Armées Nigériennes (FAN). [8]

Negli ultimi due anni visite ufficiali da parte di alti funzionari italiani, tra cui il Generale Iannucci (attuale Comandante del COVI) e, tra le altre, anche quella del Capo di Stato Maggiore Generale Luciano Portolano e del direttore dell’AISE (il servizio segreto italiano per l’estero),  il Generale Giovanni Caravelli, testimoniano l’interesse di Roma nel continuare a coltivare le buone relazioni bilaterali esistenti con Niamey.

Caravelli, secondo quanto riferito in una nota del regime nigerino, nel marzo del 2024 portò anche un ufficialemessaggio di solidarietà” del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni per confermare “la volontà di rafforzare la cooperazione bilaterale tra i due Paesi”. [9]

Un aspetto spesso sottovalutato del partenariato italo-nigerino è la componente CIMIC (Cooperazione Civile-Militare).

Nel luglio 2025 la MISIN ha concluso un progetto di supporto alla sanità pubblica, “Insieme con il Niger”, realizzato dalla stessa in collaborazione con la Fondazione Azienda Ospedaliera Universitaria delle Marche ETS, il Lions Club Ancona Host e l’organizzazione teenformo.it.

Come riportato nel sito del Ministero della Difesa: , “L’iniziativa ha avuto l’obiettivo di rafforzare il sistema sanitario della Repubblica del Niger attraverso una donazione di attrezzature mediche, fondamentali per la cura e l’assistenza dei pazienti”. [11]

Numerose sono state anche le iniziative per promuovere l’accesso all’acqua potabile: ad Agadez,  — cruciale snodo per le rotte migratorie subsahariane,  — è stato ristrutturato il pozzo artesiano presso lo Stadio Regionale “Sidi Mohamed”, mentre a Niamey, nel Villaggio Artigianale di Wadataa, è stato realizzato un nuovo pozzo.

Dal 12 al 15 maggio 2025, sempre nella capitale, si è anche svolto un corso intensivo dedicato alle misure alternative alla detenzione e all’incarcerazione, destinato ai magistrati nigerini.

Parallelamente, è in fase di avanzamento la costruzione del Centre de Compétences Médicales Aérospatiale du Niger (CEMEDAN), che dovrebbe consentire di certificare l’idoneità al volo del personale e proporsi come centro di assoluta eccellenza in tutta la regione del Sahel. Il completamento dei lavori è stimato per la fine del 2025. [12]


Il 16 luglio 2025 S.E. Roberto Orlando, già incaricato d’affari a Niamey, ha assunto ufficialmente [13] la carica di Ambasciatore dItalia, presentando le lettere credenziali al Generale d’Armata Abdourahamane Tchiani, Presidente della Repubblica e Capo dello Stato nigerino.

Il suo insediamento avviene in una fase in cui la competizione internazionale per l’influenza in Sahel si è intensificata, con l’ingresso di nuovi attori (su tutti, Russia, Cina e Turchia) e il forte ridimensionamento di presenze tradizionali, come quella francese.

In questo contesto, lItalia dovrebbe fare leva sull’esperienza maturata con la MISIN e sui progetti di cooperazione civile, integrandoli in una strategia di lungo periodo volta a consolidare la stabilità di una regione cruciale per gli interessi nazionali e a rafforzare il proprio peso negoziale sia in ambito UE sia nel dialogo con i partner africani.


Bibliografia

  1. https://ilmanifesto.it/africa-occidentale-di-golpe-in-golpe-e-la-volta-del-niger
  2. https://ilmanifesto.it/la-francafrique-non-esiste-piu-il-niger-caccia-i-soldati-di-parigi
  3. https://www.agenzianova.com/news/il-niger-nazionalizza-il-colosso-delluranio-gestito-dai-francesi/
  4. https://africa24.it/2024/02/21/niger-e-russia-firmano-un-accordo-per-rafforzare-la-cooperazione-militare/
  5. https://tg24.sky.it/mondo/2025/04/08/niger-lingua-ufficiale-francese-hausa
  6. https://www.africarivista.it/niger-e-burkina-faso-si-ritirano-dallorganizzazione-internazionale-della-francofonia/257888/?srsltid=AfmBOop0LvtffSm6yu6NPLUhMvhaSykO1lLlN8CBrVTvrhBkMD2PR_z9
  7. https://pagineesteri.it/2025/01/10/in-evidenza/italia-niger-piano-di-cooperazione-militare-2025/
  8. https://www.internazionale.it/magazine/judith-renoult/2024/07/25/la-presenza-italiana-in-niger
  9. https://formiche.net/2024/03/difesa-esteri-e-ora-intelligence-gli-incontri-italia-niger/
  10. https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/niger-missione-bilaterale-supporto/notizie-teatro/insieme-con-il-niger-progetto-a-sostegno-sanita-nigerina/76012.html
  11. https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/niger-missione-bilaterale-supporto/notizie-teatro/insieme-con-il-niger-progetto-a-sostegno-sanita-nigerina/76012.html
  12. https://www.difesa.it/operazionimilitari/op-intern-corso/niger-missione-bilaterale-supporto/notizie-teatro/missione-niger-nuovi-progetti-nel-settore-sanita/59010.html

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/news_dalle_ambasciate/2025/07/16/amb.-orlando-presenta-credenziali-a-presidente-repubblica-niger_369014e3-8766-4be7-9e03-09c75d011a1e.html

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