Il conflitto scoppiato nel 2022 tra Russia e Ucraina ha ampliato il già fondamentale ruolo dei servizi segreti ucraini, ad oggi strumenti chiave di Kiev in un conflitto che sembrerebbe ben lontano dal risolversi. SBU e GUR, i due principali servizi d’intelligence ucraini (rispettivamente di natura interna e militare), operano ormai ben oltre i confini nazionali, conducendo azioni clandestine e sabotaggi in territorio russo diretti ad obiettivi strategici. Oltre a svolgere la sua “classica” funzione di raccolta di informazioni militari e politiche, l’intelligence ucraina coordina sabotaggi, attacchi con droni e anche eliminazioni mirate nei confronti di figure vicine al Cremlino, ampliando il conflitto verso una «guerra sporca» che va oltre il terreno di combattimento convenzionale.
Contesto storico: nascita e sviluppo di SBU e GUR
A seguito della caduta dell’URSS, la neonata Ucraina ereditò un nucleo di funzionari appartenenti ai vecchi servizi sovietici, che vennero a formare, a partire dal 20 settembre 1991, Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (SBU), il cui capo, Nikolaj Goluško, fu l’ultimo presidente della KGB sovietica in Ucraina. L’SBU ereditò i compiti di controspionaggio e polizia politica del KGB e, oltre alle funzioni di sicurezza interna, si occupa storicamente di antiterrorismo, lotta alla corruzione e crimini finanziari, protezione dei confini e controspionaggio.
In parallelo, già dal 1992 operava un ramo di intelligence militare coordinato dal Ministero della Difesa e che divenne, nel luglio 1993, quella che ad oggi è nota come Direzione Principale di Intelligence del Ministero della Difesa (GUR o DIU), ribattezzata nel 1994 “Intelligence di Difesa dell’Ucraina”, organo centrale dell’intelligence militare ucraina.
Da allora SBU e GUR operano come due agenzie distinte: l’una sotto l’autorità del Presidente (SBU) e l’altra del Ministero della Difesa (GUR), sebbene in tempo di guerra entrambi riferiscano direttamente a Kiev.
Competenze e operazioni recenti dell’SBU
L’SBU ha tradizionalmente competenze su sicurezza interna e controspionaggio, ma, a partire dall’invasione russa del 2022, ha concentrato le sue risorse anche in operazioni offensive ad altissima complessità, tra cui la più recente Operazione “Ragnatela” (Spiderweb) del giugno 2025. L’attacco, che secondo fonti SBU avrebbe paralizzato il 34% della flotta di bombardieri russi con un colpo da 7 miliardi di dollari, ha coordinato 117 droni kamikaze nascosti in moduli di legno trasportati su camion, che hanno colpito simultaneamente quattro basi aeree russe arrivando fino alla Siberia (Belaya, Olenya, Dyagilevo e Ivanovo). La stessa mattina del 3 giugno l’SBU ha fatto esplodere 1.100 kg di esplosivo subacqueo sui piloni sottomarini del ponte di Kerč (ponte Crimea), aprendo un varco nella struttura. È stato il terzo attacco al ponte,(dopo un attentato a ottobre 2022 e un’azione con droni marini nel luglio 2023), considerato uno dei bersagli più critici e fondamentali delle operazioni dell’SBU, che ha così interrotto temporaneamente i collegamenti terrestri russi con la Crimea[1].
L’SBU è inoltre implicata in eliminazioni mirate di figure di vertice dell’esercito e della propaganda russa. Un caso di alto profilo che fonti ucraine attribuiscono proprio a un’azione del Servizio è stato l’assassinio del generale Igor Kirillov (capo della difesa NBC russa), ucciso il 17 dicembre 2024 da un ordigno appeso a uno scooter a Mosca[2]. Altre operazioni omicide segnalate includono l’uccisione di un ammiraglio russo (Stanislav Ržyckyj, Krasnodar 2023) e di ufficiali russi accusati di crimini di guerra nei confronti dell’Ucraina.
Nel complesso, l’SBU, definito da alcuni media come il “piccolo Mossad di Kiev”, ha assunto un ruolo attivo come “braccio armato” segreto di Kyiv, colpendo profondamente l’apparato militare e informativo russo.
Competenze e operazioni recenti del GUR
Le competenze principali del GUR (Ufficio intelligence del Ministero della Difesa) riguardano soprattutto operazioni di intelligence militare estera e azioni speciali oltre il fronte. Oltre alla raccolta di informazioni strategiche su manovre nemiche e strutture difensive russe, il GUR è stato responsabile di operazioni di guerriglia e sabotaggio in Europa orientale e in altre aree di alta rilevanza geopolitica, contrastando ad esempio l’espansione del gruppo Wagner con delle interferenze in territorio africano. Quando in Mali, nel luglio 2024, i ribelli Tuareg hanno inflitto pesanti perdite a forze pro-Goïta e mercenarie Wagner, Kiev aveva in seguito ufficialmente riconosciuto di aver fornito loro supporto informativo e logistico. Il portavoce GUR Andrii Jusov ha dichiarato che «i ribelli hanno ricevuto informazioni necessarie, e non solo informazioni», per condurre con successo l’attacco contro i “criminali di guerra” russi[3]. Oltre che nel Sahel, il GUR è attivo anche in altre scacchiere geopolitiche, come il Sudafrica.
Sul fronte europeo, il GUR ha lanciato incursioni audaci a grande distanza, tra cui l’attacco alla base navale russa di Desantnaya Bay, nella Baia di Vladivostok, del 30 maggio 2025, il bersaglio finora più lontano raggiunto nel conflitto. Secondo quanto riferito, i veicoli esplosivi avrebbero distrutto parte della brigata marina russa presente nella base, dimostrando la capacità del GUR di colpire posizioni sensibili anche a migliaia di chilometri dal fronte[4]
Naturalmente, il GUR porta avanti anche attività di intelligence più tradizionali: infiltrazioni tra apparati militari nemici, formazione di reti di spie in Crimea e nel Donbass occupati, raccolta di informazioni diplomatiche, affiancando all’antica funzione di raccolta strategica e militare un impegno operativo esteso, teso a ridurre il potenziale militare russo.
Confronto tra SBU e GUR: rivalità e cooperazione
SBU e GUR operano spesso in parallelo ma in modo autonomo. I due servizi hanno storicamente giurisdizioni diverse ed entrambi fanno capo direttamente al governo ucraino, ma sono notoriamente protagonisti di una rivalità marcata. Secondo osservatori internazionali, l’intenso rapporto tra SBU e GUR può essere assimilato all’eterna competizione tra FBI e CIA, una caratterizzazione che si riflette sia nella comunicazione riservata delle operazioni, sia negli episodi più pubblici di attrito tra agenti. L’assenza di un’unica direzione di intelligence centrale rende complesso il coordinamento operativo, e gli episodi di rivalità segnalati dai media indicano tensioni residue tra i due apparati. Ad esempio, nel maggio 2025 alcuni media ucraini riportavano uno scontro verbale-armato tra degli agenti dell’SBU, giunti a notificare delle accuse a un ufficiale del GUR, che erano stati bloccati da veicoli corazzati predisposti da specialisti del GUR[5]. Anche a seguito di operazioni di successo, come l’operazione “Ragnatela”, fonti estere hanno sottolineato che il direttore SBU Maliuk ha tenuto volutamente all’oscuro altri vertici governativi, mostrando come la fiducia interna sia condizionata dalla concorrenza tra le agenzie.
Capacità di coordinamento e impatto strategico
Gli sforzi congiunti di SBU e GUR hanno sicuramente ampliato il raggio d’azione militare ucraino, ma, sia internamente che a livello internazionali, sono ancora molti i quesiti sulle loro capacità di coordinamento e sulle conseguenze politiche di questa debolezza. Da un lato, le operazioni di successo, come gli attacchi a basi russe con droni e il danneggiamento del ponte di Kerč, hanno dimostrato un’elevata capacità tecnica e di pianificazione. Non bisogna però ignorare che operazioni di questo tipo hanno anche avuto effetti collaterali a livello diplomatico: l’assassinio dell’esponente nazionalista russa Daria Dugina nell’agosto 2022 ha suscitato proteste degli alleati occidentali per non essere stati informati preventivamente (la Casa Bianca «ha fortemente disapprovato» l’azione preventiva ucraina)[6].
Sul piano interno, la frammentazione delle competenze di intelligence si riflette in difficoltà di coordinamento politico-militare. Episodi come lo scontro di primavera a Kiev evidenziano come motivi di interesse, territorio e potere personale possano intralciare l’azione unitaria di SBU e GRU. Nel complesso, le due agenzie mostrano altissima efficienza operativa sui singoli obiettivi, ma rimane aperto il nodo della supervisione strategica: integrare i successi tattici in una visione di guerra più ampia richiede una migliore sincronizzazione tra SBU, GUR e lo Stato maggiore, onde evitare di disperdere risorse in missioni separate o in inutili conflitti interni.
Prospettive future del ruolo dell’intelligence nel conflitto
Con l’evolversi del conflitto Russo-Ucraino, è probabile che l’intelligence di Kiev intensifichi la “guerra oltre il fronte”, puntando su operazioni clandestine continue e su obiettivi sempre più strategici e delicati. Con la linea del fronte stabilizzata, la diplomazia più incerta (soprattutto a seguito delle elezioni del Presidente Trump negli Stati Uniti) e l’industria bellica russa ancora attiva, SBU e GUR cercheranno nuove occasioni di successo nei territori nemici e anche oltre i confini convenzionali, tramite una proliferazione di azioni analoghe agli attacchi su Mosca e dintorni, con l’obiettivo di logorare il morale russo. Allo stesso tempo, è probabile che Kiev continui a sfruttare alleanze inedite come quelle in Africa: l’intelligence militare ucraina potrebbe estendere i propri tentacoli anche in altri teatri afro-tropicali per ostacolare prigionieri o rifornimenti (come già accaduto in Sudan e Libia). Visti gli inconcludenti risultati sul campo, il conflitto rischia quindi di rimanere “sporco” e senza un’uscita chiara, portando sempre di più Kiev a scegliere i servizi segreti come strumento per guadagnare “vittorie” asimmetriche.
[1] Umberto De Giovannangeli. “Attacco al Ponte Di Crimea, Così Gli 007 Ucraini Hanno Fatto Un Altro Blitz per Sabotare La Russia.” L’Unità, 4 Giugno 2025, www.unita.it/2025/06/04/attentato-al-ponte-di-crimea-cosi-gli-007-ucraini-hanno-fatto-un-altro-blitz-per-sabotare-la-russia/.
[2] Walker, Amy. “Ukraine Says It Killed Russian General Igor Kirillov in Moscow.” BBC, 17 Dicembre 2024, www.bbc.com/news/articles/cm2ek388yxzo.
[3] Legni, A. (2024). La guerra tra Russia e Ucraina si combatte anche in Mali. [online] L’INDIPENDENTE. https://www.lindipendente.online/2024/08/03/in-mali-si-combatte-una-guerra-per-procura-tra-ucraina-e-russia/
[4] Ferrante, Francesco. “Operazione SpiderWeb: Un’escalation Che Non Resterà Senza Risposta – Analisi Difesa.” Analisidifesa.it, 13 Giugno 2025
[5] Кузмицкий. “Ukrainian Journalists Investigate Possible Clash in Kyiv between GUR and SBU Special Forces.” Военное обозрение, 8 Maggio 2025, en.topwar.ru/264322-ukrainskie-zhurnalisty-rassledujut-vozmozhnoe-stolknovenie-v-kieve-mezhdu-specnazovcami-gur-i-sbu.html.
[6] Ignatius, D. (2025). Ukraine’s dirty war is just getting started. [online] The Washington Post. Available at: https://www.washingtonpost.com/opinions/2025/06/05/ukraine-covert-war-russia-espionage/

Laureanda in International Relations presso la Luiss Guido Carli, ha già lavorato presso l’Ambasciata del Costa Rica e il Consolato Generale del Perú a Roma. Appassionata di diplomazia, geopolitica e sicurezza internazionale, interessi che l’hanno portata a seguire un Master in Intelligence e Sicurezza presso l’Ecole Universitaire Internationale.