IL GIOCO DELLE MILIZIE: I GRUPPI DI POTERE CHE SI MUOVONO SULLO SCACCHIERE LIBICO

Negli ultimi giorni, la città di Tripoli è stata teatro di violenti scontri e manifestazioni antigovernative, scaturiti da un evento preciso: l’uccisione di Abdel Ghani al-Kikli, noto come Ghaniwa, avvenuta il 12 maggio scorso. Ghaniwa era a capo dell’Apparato di Supporto e Stabilità (SSA)[1], e guidava una milizia che, pur assumendo il compito di garantire la sicurezza nella capitale, operava con ampia autonomia rispetto al Governo di Unità Nazionale, presieduto dal Primo Ministro Abdul Hamid Dbeibeh.

La morte di Ghaniwa, avvenuta in circostanze ancora da definire, sembrerebbe essere stata causata da un’imboscata organizzata dalla Brigata 444[2] che, contrariamente alle forze dell’SSA, è una delle forze più fedeli del Primo Ministro Dbeibeh operanti nella difesa di Tripoli. Questo evento ha dato inizio a una lotta di potere interna alla capitale della Libia occidentale, con scontri a fuoco che hanno paralizzato la città per svariati giorni e che hanno visto, infine, prevalere le forze filogovernative, vicine a Dbeibeh. La crisi ha rapidamente assunto connotazioninon solo militari ma anche politiche, con manifestazioni antigovernative che hanno invocato l’intervento del generale Khalifa Haftar, leader dell’Esercito Nazionale Libico (LNA)[3].

Il Generale Haftar, infatti, ha sfruttato il caos generatosi a Tripoli per consolidare la propria posizione in Libia. Ha iniziato a muovere le forze armate dell’LNA, intensificando gli spostamenti militari lungo il fronte occidentale e raggiungendo la città di Sirte[4]. In risposta Dbeibeh ha mobilitato le truppe di Tripoli verso la città di Misurata, per poter costituire una pronta linea difensiva nel caso in cui l’LNA decida di superare il confine. Haftar sembra muoversi seguendo una precisa strategia bellica basata su tre elementi chiave: la debolezza politica diffusasi a Tripoli, aggravata dalle manifestazioni che chiedono il suo diretto intervento in città; le manovre militari al confine; gli stretti rapporti diplomatici con la Russia che garantiscono a Bengasi un costante afflusso di risorse e mezzi militari.

Questi sviluppi nel paese si inseriscono infatti in un contesto internazionale più ampio, che vede lo scacchiere Libico come un campo di battaglia geopolitico dove tre potenze si scontrano per il controllo delle risorse energetiche e strategiche del paese: Italia, Turchia e Russia.

L’Italia, storicamente legata alla Libia, ha cercato, negli anni successivi alla caduta del regime di Gheddafi, di mantenere la propria influenza sul paese, tessendo stretti rapporti con il Governo di Unità Nazionale di Tripoli, stipulando accordi energetici e siglando concordati e partenariati riguardantila ricostruzione del paese e la securizzazione degli oleodotti. Il suo posizionamento in Libia è più prettamente economico e diplomatico, orientato ad espandere il proprio controllo commerciale e la propria influenza sul governo.

La Turchia ha anch’essa stretto importanti rapporti con il governo di Tripoli, mantenendo però una natura dei rapporti non esclusivamente economica ma anche più prettamente militare, non mancando di inviare forniture e consiglieri militari al Presidente Dbeibah[5]. La strategia turca non è soltanto mirata ad estendere il proprio controllo economico sulla regione, ma è anche guidata dalla volontà di ripristinare la propria influenza sul Mediterraneo.

La Russia ha invece puntato tutto sul generale Haftar, garantendo un flusso ininterrotto di armi e risorse che raggiungono il paese attraverso navi cargo che periodicamente approdano a Bengasi. Il recente incontro del 3 maggio a Mosca tra Khaled Haftar (il figlio del generale Khalifa Haftar) e il viceministro della difesa russo Junus-Bek Evkurov ha riguardato proprio l’espansione della cooperazione russo-libica[6], confermata anche dal nuovo incontro del 10 maggio tra il generale Haftar e Putin stesso. La strategia russa è quindi quella di sostenere un leader carismatico e militarmente organizzato, che possa garantire un più sicuro controllo della regione libica e che rimanga fedele e, al tempo stesso, dipendente da Mosca[7].

La tensione libica si intreccia con scenari internazionali più ampi, tra cui i negoziati di pace tra Russia e Ucraina a Istanbul. Sebbene il potere di Dbeibeh sembri essersi consolidato con la morte di Ghaniwa, la crisi libica potrebbe influenzare indirettamente la stabilità dei rapporti tra Mosca e Ankara. Mentre ad Istanbul, infatti, si incontrano le delegazioni russe e ucraine, tra Mosca e Ankara si discute sulle rispettive posizioni per il controllo della Libia e la Turchia inizia ad aprirsi nei confronti di Haftar. Nel weekend del 17 e 18 maggio alcune dichiarazioni false sono state fatte circolare a mezzo social per screditare la posizione del Governo di Unità Nazionale, con annesse persino le finte dimissioni di Dbeibeh e questo ha riacceso gli animi dei manifestanti. Il futuro della Libia rimane incerto, sospeso tra milizie rivali e giochi di potere internazionali, lasciando una unica probabile certezza: che la lotta per il controllo della regione è lontana dall’esaurirsi.


[1] Redazione Adnkronos; Libia, cade in un’imboscata: ucciso capo Ssa al-Kikli. Scontri a Tripoli; Adnkronos; 12 maggio 2025; https://www.adnkronos.com/internazionale/esteri/libia-ucciso-capo-ssa-al-kikli-scontri-a-tripoli_78yNIg6FdIZIRbj8tf95Zo

[2] Ibidem.

[3] Libia, nuove manifestazioni a Tripoli contro il premier; ANSA; 15 maggio 2025; https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2025/05/16/libia-nuove-manifestazioni-a-tripoli-contro-il-premier_ae9c6a76-3ef0-4890-b90f-9792bcafe4e1.html

[4] Libia, le truppe di Haftar avanzano da Bengasi verso Sirte; ANSA; 14 Maggio 2025; https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/05/14/libia-truppe-haftar-avanzano-da-bengasi-verso-sirte_cc39abbc-5306-4a2d-914f-6f1141d75169.html

[5] Alcamo I.; Perché non ci si può dimenticare della Libia; IARI; 17 Marzo 2025; https://iari.site/2025/03/17/perche-non-ci-si-puo-dimenticare-della-libia/

[6] Libia: Khaled Haftar sigla in Russia un patto di cooperazione militare strategica; Agenzia Nova; 5 maggio 2025; https://www.agenzianova.com/news/libia-khaled-haftar-sigla-in-russia-un-patto-di-cooperazione-militare-strategica/

[7] Alcamo I.; Perché non ci si può dimenticare della Libia; IARI; 17 Marzo 2025

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