Esercito milizie ISIS
Terrorismo

Com’è noto, il terrorismo rappresenta una delle principali minacce alla sicurezza internazionale. Molto spesso ne sentiamo parlare in relazione ad aree geografiche ben precise, tuttavia il terrorismo è un fenomeno presente a livello globale ed il proposito di questa analisi è analizzare i luoghi maggiormente colpiti da questo fenomeno. Negli ultimi decenni, numerosi gruppi terroristici si sono stabilizzati in determinate aree geografiche, i talvolta nuove rispetto alle tradizionali zone desertiche dell’area MENA, influenzando la politica locale e globale. A favore di una più semplice schematizzazione, il presente lavoro analizza la diffusione del terrorismo in quattro macroregioni: Medio Oriente e Nord Africa, Asia Meridionale e Sud-Est Asiatico, Africa Subsahariana, Europa e Americhe. Per ogni regione si esamineranno i principali gruppi terroristici, la loro evoluzione e le loro modalità operative.

Medio Oriente e Nord Africa (MENA)

Il Medio Oriente e il Nord Africa (MENA) sono considerati il fulcro del terrorismo globale, negli ultimi 20 anni sono stati molti i gruppi terroristici nati in queste aree e diffusosi poi in tutto il globo. Organizzazioni come Al-Qaeda, lo Stato Islamico (ISIS) e Hezbollah ad esempio, hanno radici profonde in questa regione. È doveroso precisare che le tensioni geopolitiche, il settarismo religioso e le crisi umanitarie favoriscono il consolidamento di questi gruppi, i quali continuano ad operare anche se fortemente ridotti nel numero di uomini e nei loro arsenali, con una capacità di resilienza davvero impressionante.

Stato Islamico (ISIS): C’è stato un periodo storico, nel quale credevamo di aver sconfitto definitivamente questo gruppo, eppure l’Isis ha certamente subito un notevole ridimensionamento, ma non è mai scomparso del tutto. Nonostante la sconfitta territoriale, infatti,  cellule dormienti e gruppi affiliati continuano ad operare in aree. Nato come costola di Al-Qaeda in Iraq, l’ISIS ha raggiunto il suo apice nel 2014 con la proclamazione del “Califfato” tra Siria e Iraq. Le città di Mosul, Raqqa, e Fallujah sono state epicentri di attività jihadiste e anche dopo la perdita del territorio, cellule dell’ISIS hanno continuato a colpire le regioni orientali della Siria (Deir ez-Zor) e l’area dell’Anbar in Iraq.

Al-Qaeda: Anche se ridimensionata, Al-Qaeda mantiene un’influenza significativa in Yemen (attraverso Al-Qaeda nella Penisola Arabica, AQAP), con attacchi registrati ad Aden, Hadhramaut e nella capitale Sana’a. In Siria, Hayat Tahrir al-Sham (HTS) opera prevalentemente nella provincia di Idlib.

Hezbollah: Con base in Libano, Hezbollah è sostenuto dall’Iran ed è coinvolto in operazioni terroristiche e militari in Siria (Aleppo, Qusayr, Damasco) e lungo il confine meridionale con Israele.

Asia Meridionale e Sud-Est Asiatico

L’Asia Meridionale ospita alcuni dei più antichi e strutturati gruppi terroristici, complici le sue precarie condizioni socio-politiche. Il Pakistan e l’Afghanistan, ad esempio sono tradizionalmente epicentri di attività jihadiste dove ancora oggi, il terrorismo è un fenomeno presente. Il Sud-Est Asiatico si qualifica come un’area che affronta maggiormente minacce legate a movimenti separatisti, tuttavia non mancano presenze di gruppi jihadisti, come le cellule presenti in varie aree delle Filippine e Indonesia. Anche in queste aree, l’instabilità politica e la presenza di regioni scarsamente controllate dagli Stati agevolano fortemente l’operatività di questi gruppi.

Talebani: Dopo la riconquista dell’Afghanistan nel 2021, i Talebani hanno ridato spazio ad Al-Qaeda e a gruppi locali come la Rete Haqqani. Attacchi terroristici sono stati documentati a Kabul, Kandahar, Jalalabad e Herat. Le province di Helmand e Ghazni sono state teatri di scontri particolarmente intensi.

Tehrik-i-Taliban Pakistan (TTP): Opera principalmente nelle province tribali pakistane come Khyber Pakhtunkhwa e nel Belucistan, con attacchi anche a Peshawar e Quetta. Il TTP ha preso di mira scuole, forze di sicurezza e minoranze religiose.

Jemaah Islamiyah (JI) e Abu Sayyaf: Attivi in Indonesia e nelle Filippine, promuovono un’ideologia jihadista e hanno legami con ISIS e Al-Qaeda. Negli ultimi anni, attacchi significativi si sono verificati a Jakarta, Bali (attentati del 2002 e 2005), e nelle isole di Mindanao, Sulu e Basilan.

Africa Subsahariana

Negli ultimi anni, l’Africa Subsahariana ha visto un’escalation delle attività terroristiche, in particolare nel Sahel, in Nigeria e in Somalia. L’instabilità politica, le tensioni sociali, la scarsa presenza dello Stato sul territorio, sono elementi che hanno concorso nel far diventare l’africa un terreno fertile per questo tipo di organizzazioni. Dalle aree tradizionalmente appannaggio dei gruppi terroristici jihadisti, molti gruppi si sono spostati verso sud-ovest, in cerca di territori scarsamente controllati più facilmente occupabili. Come spesso accade pertanto, la povertà, la corruzione e la debolezza degli Stati hanno di gran lunga facilitato la proliferazione del terrorismo in quest’area.

Boko Haram: Attivo in Nigeria, Camerun, Ciad e Niger, negli anni ha compiuto attacchi devastanti, spesso rivolti contro civili. Gli attacchi più gravi si sono registrati negli Stati nigeriani di Borno, Yobe e Adamawa. La città di Maiduguri è stata colpita ripetutamente durante gli attacchi più recenti

Al-Shabaab: Collegato ad Al-Qaeda, opera in Somalia e Kenya con attentati suicidi e assalti armati. Mogadiscio è il principale teatro degli attacchi, ma attentati si sono verificati anche a Baidoa, Beledweyne e nella regione del Jubaland. In Kenya, Nairobi e la regione costiera di Lamu sono state oggetto di attacchi.

Gruppi jihadisti nel Sahel: Jama’at Nasr al-Islam wal Muslimin (JNIM) e lo Stato Islamico nel Grande Sahara (ISGS) rappresentano una minaccia crescente in Mali, Burkina Faso e Niger. Le zone più colpite includono Mopti, Gao e Timbuktu in Mali, Tillabéri e Tahoua in Niger, e le regioni settentrionali e orientali del Burkina Faso (Sahel, Est e Nord).

Europa e Americhe

L’Europa e le Americhe sono meno colpite da gruppi terroristici strutturati, ma hanno sperimentato attacchi di matrice jihadista e di estrema destra. Si è sempre parlato, con riferimento al terrorismo in Europa, di lupi solitari, ossia uomini che agiscono senza appartenere ad un gruppo specifico, i quali spesso si rivelano i più difficili da contrastare, soprattutto con riferimento alla prevenzione di attacchi terroristici; poter prevenire o prevedere un attacco terroristico di matrice individuale è estremamente difficoltoso.

Le misure antiterrorismo e le strategie di prevenzione sono quindi fondamentali per contrastare queste minacce. Tuttavia, la radicalizzazione online e l’uso dei social media rendono difficile il monitoraggio di potenziali attentatori.

ISIS e Al-Qaeda in Europa: Anche se l’ISIS è stato militarmente sconfitto, continua ad ispirare attacchi individuali. Attacchi significativi hanno colpito Parigi (2015), Bruxelles (2016), Berlino (2016), Manchester (2017), Barcellona (2017) e Vienna (2020). Le principali città europee restano obiettivi per il terrorismo ispirato da ideologie islamiste; il focus di quest’anno ricade proprio su Roma che ha visto l’allerta terrorismo alzarsi al massimo dopo l’inizio del Giubileo della Chiesa Cattolica iniziato a dicembre 2024. Terrorismo di estrema destra: In crescita negli USA e in alcuni Paesi europei, con attentati motivati da ideologie suprematiste. Attacchi gravi includono quello a Christchurch (Nuova Zelanda, 2019), Hanau (Germania, 2020) e Buffalo (USA, 2022). Questi attacchi sono spesso compiuti da “lupi solitari” radicalizzati principalmente nelle piattaforme online. Narco-terrorismo: In America Latina, gruppi come le FARC in Colombia e il Cartello di Sinaloa in Messico usano tattiche terroristiche per mantenere il controllo territoriale. Le aree più colpite includono i dipartimenti colombiani di Cauca, Nariño e Norte de Santander, e gli stati messicani di Sinaloa, Michoacán, Guerrero e Tamaulipas.


Bibliografia

  1. Nesser, P.; Islamist Terrorism in Europe: A History; Oxford University Press; 2018. 
  2. Kilcullen, D.; The Dragons and the Snakes: How the Rest Learned to Fight the West; Oxford University Press; 2020.
  3.  Hoffman, B.; Inside Terrorism; Columbia University Press; 2017. 
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  5. Global Terrorism Database; National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism (START); University of Maryland; 2023; https://www.start.umd.edu/gtd 
  6. United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC); Reports and Briefings on Terrorism; United Nations; 2023; https://www.unodc.org 
  7. International Crisis Group; Regional Briefings and Reports; International Crisis Group; 2023; https://www.crisisgroup.org

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