Il recente annullamento delle elezioni presidenziali in Romania, il 6 dicembre 2024, rappresenta una criticità non irrilevante per un paese membro dell’UE e della NATO: questo evento rende palese il grande dissidio interno tra i due principali orientamenti, europeista e filo russo, e mette in discussione la legittimità democratica del sistema romeno.

Il cigno nero delle elezioni: Călin Georgescu

Le ultime tornate elettorali per la presidenza del paese romeno hanno avuto dei risvolti completamente inaspettati: il candidato indipendente sostenitore di Putin, Călin Georgescu, vince il primo turno di votazioni per l’elezione del nuovo capo di stato. Attraverso una campagna politica condotta per la maggior parte su Tik Tok, l’inaspettato candidato è riuscito a cogliere un’onda di malcontento nei confronti delle istituzioni e a totalizzare più di due milioni di voti.[1]

A seguito di un turno che registra la partecipazione del 52,5% dei cittadini aventi diritto al voto,[2] il politico filo russo appare favorito rispetto all’avversaria Elena Lasconi, esponente del partito di centro destra Unione Salvate la Romania (USR). Ciononostante il 6 dicembre, due giorni prima della seconda tornata, la Corte Costituzionale romena decide di annullare l’intero processo elettorale, al fine di “garantire la validità e legalità del voto.”[3] La sentenza, presa in virtù dell’art. 246 della Costituzione, giunge a seguito della de-secretazione di documenti dell’intelligence romena relativi al candidato sovranista: secondo i servizi segreti il processo elettorale è stato “penetrato da un attore statale, probabilmente la Russia, che avrebbe appoggiato la campagna elettorale di Georgescu.”[4] “Nel dettaglio, la Corte ha parlato di “numerose irregolarità e violazioni della legislazione elettorale che hanno distorto la natura libera ed equa del voto espresso dai cittadini e hanno minato le pari opportunità dei concorrenti elettorali.”[5] Di fatto, secondo i dati, l’astro nascente della politica romena non ha dichiarato alcuna spesa per il proprio impegno elettorale, mentre l’intelligence ha mostrato come per la sua campagna mediatica su Tik Tok sia stato investito circa un milione di euro.[6]

La decisione della Corte è stata fortemente criticata da entrambi i rappresentanti arrivati al ballottaggio: mentre Georgescu ha parlato di “colpo di Stato”, la sua rivale principale, Elena Lasconi, ha denunciato come la sentenza abbia “calpestato la democrazia.”[7] D’altra parte, il primo ministro Ciolacu ha accolto positivamente la sentenza: “La decisione della Corte Costituzionale è l’unica soluzione corretta, […] il voto dei romeni è stato palesemente distorto a causa dell’intervento della Russia.”[8]

La crisi politica rumena

Da dicembre la Romania vive una forte crisi politica che non accenna a placarsi: il 12 febbraio il  presidente romeno Iohannis ha rassegnato le dimissioni, a causa delle pressioni subite dai partiti di destra, i quali avevano intrapreso un procedimento per rimuoverlo dall’incarico.[9] Ulteriore elemento che desta un netto malcontento, ed una diffidenza nei confronti dell’ordine democratico, è l’estromissione dalle nuove elezioni del candidato Georgescu; il 9 marzo l’Ufficio Elettorale Centrale (BEC) ha respinto la candidatura del filo russo in virtù della sentenza della Corte Costituzionale: “È inammissibile che, quando si ripetono le elezioni, si consideri che la stessa persona soddisfi le condizioni necessarie per accedere alla presidenza.”[10]

La reazione da parte dei sostenitori di Georgescu non si è lasciata attendere, migliaia di persone hanno protestato di fronte alla sede del BEC, mentre il leader denuncia l’estromissione come: “Un colpo diretto al cuore della democrazia mondiale.”[11] Dal proprio canto, in una recente intervista il candidato filo russo ha accusato l’ex segretario di stato statunitense Blinken e l’Unione Europea per l’intromissione nel processo elettorale: “Il sistema politico romeno è stato controllato dalla mafia globalista, […] il presidente della Romania oggi è Macron.”[12]  Al momento Georgescu è indagato per sei capi d’accusa, tra i quali: incitamento al rovesciamento dell’ordine costituzionale, diffusione di informazioni false e promozione del culto di personalità accusate di genocidio.[13]

Il candidato indicato per sostituire la figura del filo russo è George Simion, esponente dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni, partito di estrema destra che riecheggia il messaggio antisistema ed il sostegno alla Russia di Putin. Di fatto Simion è bandito sia dalla Repubblica Moldava, per la sua volontà di fondere i due stati e la sua collusione con la Russia,[14] che dall’Ucraina, a causa delle sue “sistematiche attività anti-sistema, che contravvengono agli interessi nazionali ucraini, violano la sovranità statale e l’integrità territoriale.”[15]

Ad oggi il popolo rumeno vive un profondo sentimento di sfiducia nei confronti delle istituzioni, dato che uno dei pochi strumenti a disposizione per far valere la propria volontà, il voto, è stato “delegittimato e screditato.”[16] Dal punto di vista politico, lo schieramento europeista risulta frammentato e non offre delle alternative valide agli occhi degli elettori: la candidatura di Crin Antonescu rappresenta una scelta comoda, in continuità con l’operato dell’attuale governo, che non ha rispettato pienamente le aspettative del popolo rumeno; anche per questo motivo la campagna estremista di Georgescu è riuscita a raccogliere tanti consensi e a sorprendere l’intera classe politica. D’altro lato, recentemente il partito USR ha deciso di cambiare il proprio candidato di riferimento: Elena Lasconi è stata rimpiazzata dal candidato indipendente Nicușor Dan,[17]  primo cittadino della capitale, che si è contraddistinto per la sua capacità di raccogliere consensi e fondi per la campagna elettorale. Inoltre Dan non esclude a priori un’alleanza con il Partito Social Democratico (PSD), allo scopo di ottenere una forte maggioranza e di terminare le ambizioni di Simion. Al contempo non condivide la posizione del candidato alla presidenza del PSD, Antonescu, il quale vuole “continuare il buon governo compiuto dal PSD negli ultimi anni.”[18] Il sostegno dell’USR alla candidatura di Dan come Presidente della Romania determina il forte timore della classe politica romena: si stanno prendendo tutte le misure necessarie affinché al ballottaggio non prevalga l’estrema destra filo russa.

Il contesto politico e sociale romeno presenta una realtà fragile e poco stabile; l’annullamento delle elezioni, sentenziato dalla Corte Costituzionale, ha messo sotto i riflettori una situazione che risente molto anche della guerra in Ucraina e dell’incombente minaccia russa. Inoltre la delegittimazione dell’espressione della volontà popolare ha portato ad una forte diffidenza nei confronti delle istituzioni, le quali sono state aspramente criticate. Per di più l’interferenza cibernetica nel processo elettorale dimostra come l’UE e la NATO siano state colte impreparate: l’incapacità di tutelare un processo delicato come quello delle elezioni può avere delle forti ripercussioni sull’opinione pubblica e sulla posizione della Romania nello scacchiere euro-atlantico. A rendere ancora più scomoda la contingenza è la strategia del presidente statunitense Trump, che non sembra disposto a voler garantire la sicurezza della zona attraverso la presenza delle proprie truppe sul territorio. L’intento di ritirare le proprie forze militari scoprirebbe ulteriormente il fianco orientale dell’Alleanza Atlantica, che già risente di molto dell’incombenza della minaccia espansionistica russa.

Il 4 maggio avranno luogo le prossime elezioni presidenziali, l’Europa e la NATO osserveranno con attenzione questo nuovo processo elettorale, con l’augurio che possano procedere in maniera regolare ed affermare l’effettiva volontà popolare.

Immagine realizzata con intelligenza artificiale


[1] De Michele S.,M.Morsa; Presidenziali in Romania, Georgescu si paragona a Gesù: “Lui ha moltiplicato pani e pesci, io voti”; Euronews; 2024; https://it.euronews.com/my-europe/2024/11/26/presidenziali-in-romania-georgescu-si-paragona-a-gesu-lui-ha-moltiplicato-pani-e-pesci-io-

[2]Elezioni presidenziali in Romania: il populista Călin Georgescu vince a sorpresa il primo turno; Euronews; 2024; https://it.euronews.com/my-europe/2024/11/25/elezioni-presidenziali-in-romania-a-sorpresa-in-testa-il-populista-calin-georgescu

[3] Iordache M.;Presidenziali in Romania, annullamento shock; Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa (OBCT); 2024; https://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Presidenziali-in-Romania-annullamento-shock-234972

[4] ibidem

[5]Mastrodonato L.; Cosa sta succedendo in Romania, tra elezioni annullate e proteste; Lifegate; 2025; https://www.lifegate.it/romania-proteste-georgescu-elezioni

[6]Presidenziali in Romania, annullamento shock; op.cit.

[7] ibidem

[8] Ce reacție au avut oficialii în urma deciziei CCR de anulare a procesului electoral: „Este momentul în care statul român…”; Antena 1; 2024; https://a1.ro/news/politic/ce-reactie-au-avut-oficialii-in-urma-deciziei-ccr-de-anulare-a-procesului-electoral-este-momentul-in-care-statul-roman-id1127760.html

[9]De la Feld S.; Continua la crisi politica in Romania, il presidente Iohannis si dimette; Euronews; 2025; https://www.eunews.it/2025/02/10/romania-crisi-johannis-dimissioni/

[10]Iordache M.; Romania, democrazia fragile; OBCT; 2025; https://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Romania-democrazia-fragile-236653

[11] ibidem

[12]Isopescu M.; Călin Georgescu, interviu halucinant cu Tucker Carlson: „Președintele României de astăzi este Macron”. Ce spune despre bazele NATO; Digi24; 2025; https://www.digi24.ro/stiri/actualitate/politica/calin-georgescu-interviu-halucinant-cu-tucker-carlson-presedintele-romaniei-de-astazi-este-macron-ce-spune-despre-bazele-nato-3195215

[13]Iordache M.; Romania, i candidati per le presidenziali; OBCT; 2025; https://www.balcanicaucaso.org/aree/Romania/Romania-i-candidati-per-le-presidenziali-237070

[14]Ernst I.; Romanian radical politician banned in Moldova for another five years; Romania-Insider; 2024; https://www.romania-insider.com/george-simion-banned-moldova-2024

[15]Mihai C.; Romanian government publishes reasons for Ukraine banning far-right leader; Euractiv; 2024; https://www.euractiv.com/section/politics/news/romanian-government-publishes-reasons-for-ukraine-banning-far-right-leader/

[16] Anghel V.; Crisi elettorale in Romania: Un campanello d’allarme per la NATO e l’Europa; Istituto Affari Internazionali (IAI); 2025; https://www.affarinternazionali.it/crisi-elettorale-in-romania-un-campanello-dallarme-per-la-nato-e-leuropa/

[17]Pǎcurar B.; Când a aflat Nicuşor Dan de decizia liderilor USR de a-l susține pe el în locul Elenei Lasconi. „Am fost informat într-un telefon”; Digi24; 2025; https://www.digi24.ro/alegeri-prezidentiale-2025/cand-a-aflat-nicusor-dan-de-decizia-liderilor-usr-de-a-l-sustine-pe-el-in-locul-elenei-lasconi-am-fost-informat-intr-un-telefon-3193137

[18] ibidem

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