Durante il regime di Bashar al-Assad, la Siria si è trasformata nel principale produttore mondiale di Captagon, uno stimolante a base di anfetamine noto come “cocaina dei poveri”. Questo traffico illecito ha generato miliardi di dollari all’anno, diventando una fonte vitale di reddito per sostenere l’economia del regime durante la prolungata guerra civile. I profitti per gli attori siriani e libanesi ammontavano a circa 2,4 miliardi di dollari all’anno tra il 2019 e il 2022 (1), con un costo di produzione di appena 0,20 dollari per pillola e un prezzo di vendita medio di 8,06 dollari nei mercati esteri. Alti funzionari, tra cui Maher alAssad, fratello del presidente, e unità militari come la Quarta Divisione Corazzata, erano profondamente coinvolti nella produzione e distribuzione della droga.

Il Captagon veniva prodotto in laboratori sofisticati e trafficato principalmente verso i ricchi stati del Golfo attraverso rotte terrestri che attraversavano Giordania, Libano e Iraq, nonché via mare dal porto di Latakia. Secondo alcune stime, il valore del commercio di Captagon nel 2021 ammontava a circa 5,7 miliardi di dollari, anche se cifre più elevate, fino a 57 miliardi, sono state suggerite, evidenziando l’enorme portata di questa attività illecita. Tra il 2020 e il 2022, le autorità della regione hanno sequestrato oltre 1,04 miliardi di pillole di Captagon, con l’Arabia Saudita che nel 2021 ha confiscato 73 tonnellate, equivalenti a circa 486 milioni di pillole, e l’Unione Europea che tra il 2018 e il 2023 ha sequestrato 127 milioni di compresse, di cui 84 milioni in un’unica operazione a Salerno nel 2020. (2)

Nel dicembre 2024, le forze di opposizione guidate da Hayat Tahrir al-Sham (HTS) hanno conquistato Damasco, costringendo Bashar al-Assad a fuggire a Mosca. HTS, un gruppo islamista con radici nell’ex Fronte al-Nusra affiliato ad al-Qaeda, ha assunto il controllo della Siria sotto la guida di Ahmed al-Sharaa, precedentemente noto come Abu Mohammed al-Jolani. Al-Sharaa ha cercato di riposizionare HTS come una forza di governo legittima, abbandonando il suo nom de guerre e adottando un’immagine più moderata. Un elemento centrale della sua strategia è stato il contrasto al traffico di Captagon. In un discorso alla Moschea degli Omayyadi l’8 dicembre 2024, ha dichiarato l’intenzione di “purificare” la Siria dalla sua reputazione di “fabbrica di Captagon”. Le forze di HTS hanno condotto raid su strutture di produzione e distrutto milioni di pillole di Captagon, scoprendo depositi in luoghi come la base aerea di Mezzeh e una ex fabbrica di patatine a Douma.

Da quando ha preso il potere, HTS ha ridotto drasticamente la produzione di Captagon in Siria, con rapporti che indicano una diminuzione del 90% (3). Operazioni significative hanno incluso la distruzione di un milione di pillole in un compound di sicurezza a Kafr Sousa e ulteriori sequestri a Latakia e Al-Sabboura nel gennaio 2025. Tuttavia, la soppressione del traffico in Siria ha sollevato preoccupazioni riguardo al cosiddetto “effetto palloncino”, in cui la produzione e il traffico si spostano in altre regioni. Rapporti recenti indicano che il traffico di Captagon sta riprendendo in Libano, con reti di traffico che si adattano e cercano nuovi mercati, come l’Iraq. (4) Nel 2024, un importante trafficante iracheno è stato arrestato a Beirut, e sono stati sequestrati carichi diretti al mercato del Golfo. Inoltre, le aree al confine tra Siria e Libano, come Yaafour, sono rimaste siti di produzione attivi fino al gennaio 2025.

Per contrastare le nuove rotte del narcotraffico, HTS ha adottato un approccio di

“esposizione e distruzione”. Le forze del gruppo hanno continuato a condurre raid mirati su strutture di produzione note, come quelli effettuati a Mezzeh e Douma, affiliati a Maher alAssad, e a Latakia e Al-Sabboura nel gennaio 2025. Inoltre, HTS sta rafforzando la sicurezza ai confini con Turchia, Iraq e Giordania per prevenire il contrabbando, un compito che richiede risorse significative. Sebbene la loro designazione come organizzazione terroristica da parte di molti paesi complichi la cooperazione internazionale, HTS potrebbe cercare di stabilire collaborazioni informali con paesi come la Giordania, che ha subito le conseguenze del traffico di Captagon. La condivisione di intelligence sulle reti di traffico potrebbe diventare una priorità. È probabile che HTS implementi leggi severe contro il traffico di droga nei territori sotto il loro controllo, accompagnate da campagne di sensibilizzazione per scoraggiare la partecipazione locale al commercio illecito, un approccio coerente con la loro strategia di governance in Idlib. A lungo termine, una proposta suggerisce di riorientare l’industria farmaceutica siriana verso la produzione di farmaci legittimi, reindirizzando la forza lavoro e le competenze dalla produzione di Captagon, ma ciò richiederebbe un alleggerimento delle sanzioni internazionali (5).

Le sfide per HTS sono numerose. La capacità limitata del gruppo potrebbe non essere sufficiente per eliminare completamente i laboratori su piccola scala o prevenire le operazioni di ex funzionari del regime che potrebbero continuare il traffico. L’effetto palloncino potrebbe spingere la produzione verso Libano, Iraq o altre aree fuori dal controllo di HTS. Inoltre, gruppi come Hezbollah, che hanno supervisionato la produzione e il traffico di Captagon, potrebbero opporsi agli sforzi di HTS, portando a potenziali scontri, specialmente nelle aree di confine con il Libano. La necessità di stabilizzare il paese e gestire il processo di transizione politica potrebbe distogliere risorse dalla lotta al narcotraffico.

Dal punto di vista navale, il controllo del porto di Latakia, un tempo hub chiave per l’esportazione di Captagon, è cruciale. HTS deve implementare rigorosi controlli per prevenire il traffico marittimo, includendo ispezioni rafforzate sui carichi in uscita per individuare Captagon nascosto in merci legittime, come componenti elettrici o prodotti agricoli. Una cooperazione limitata con autorità marittime del Mediterraneo potrebbe aiutare a monitorare le rotte navali, mentre investimenti in tecnologie di scansione avanzate e formazione del personale sono essenziali per migliorare la capacità di intercettazione. Nell’aprile 2025, le autorità portuali di Latakia hanno intercettato una spedizione di quattro milioni di pillole di Captagon nascoste in 5.000 barre di metallo, per un valore stimato di 56 milioni di dollari, dimostrando sia i tentativi in corso di contrabbando sia l’efficacia delle misure di sicurezza potenziate. Queste misure, tuttavia, richiedono risorse significative e potrebbero entrare in conflitto con la necessità di rilanciare il commercio legittimo attraverso il porto. (6)

Militarmente, HTS deve bilanciare le sue risorse tra il mantenimento della sicurezza interna, la gestione della transizione di potere e la lotta al narcotraffico. Ciò comporta il dispiegamento di forze lungo i confini porosi con Libano, Giordania e Iraq per prevenire il contrabbando transfrontaliero, potenzialmente in collaborazione con le forze di sicurezza locali. Operazioni contro le reti di contrabbando, che possono includere gruppi criminali o ex funzionari del regime, sono essenziali ma potrebbero portare a confronti con attori come Hezbollah, che hanno legami storici con il traffico di Captagon. Nel febbraio 2025, le forze di sicurezza siriane hanno condotto una campagna vicino al confine con il Libano, sequestrando fattorie, magazzini e fabbriche utilizzate per la produzione di Captagon, il che ha portato a scontri con gruppi affiliati a Hezbollah. Queste attività potrebbero distogliere risorse da altre priorità, come la ricostruzione post-bellica, richiedendo un coordinamento strategico.

A livello regionale, la riduzione del traffico di Captagon in Siria potrebbe stabilizzare la zona limitando i finanziamenti ai gruppi armati e riducendo i problemi sociali nei paesi consumatori, come l’Arabia Saudita e la Giordania. La perdita di entrate dal Captagon potrebbe indebolire gruppi come Hezbollah o milizie affiliate al regime, mentre una minore disponibilità di Captagon nei mercati del Golfo potrebbe alleviare i problemi di dipendenza e criminalità associati. Tuttavia, lo spostamento del traffico verso Libano e Iraq potrebbe creare nuovi focolai di instabilità. In Libano, la crisi economica e l’influenza di Hezbollah favoriscono la ripresa del traffico, mentre in Iraq l’emergere di un nuovo mercato potrebbe alimentare conflitti settari o criminalità organizzata.

Geopoliticamente, il successo di HTS nel contrastare il narcotraffico potrebbe migliorare la loro legittimità e favorire relazioni con paesi come la Giordania e l’Arabia Saudita, che hanno subito le conseguenze del traffico. Tuttavia, la loro storia jihadista e la designazione come organizzazione terroristica potrebbero limitare il riconoscimento internazionale. Gruppi come Hezbollah potrebbero subire perdite finanziarie e affrontare una maggiore pressione internazionale, mentre i paesi del Golfo beneficerebbero di una ridotta disponibilità di droga, migliorando la sicurezza interna. Alcuni ex membri del regime di Assad potrebbero continuare il traffico in modo indipendente, ma la loro influenza è probabilmente ridotta senza il supporto statale.

HTS ha fatto progressi significativi nel ridurre la produzione di Captagon in Siria, ma la natura adattiva delle reti di traffico di droga lascia presupporre la persistenza del problema, anche se in forme e luoghi diversi. Il successo delle strategie di HTS, che includono raid, controllo delle frontiere e una retorica antidroga, sarà cruciale per determinare la futura stabilità della regione e il loro posizionamento geopolitico. La gestione del porto di Latakia e le operazioni militari richiedono un equilibrio tra sicurezza e ricostruzione, mentre la cooperazione regionale, sebbene limitata, potrebbe essere un fattore chiave per affrontare le nuove rotte del narcotraffico.

  • Shaar, Karam; Alalwan, Wael; Mohammad, Dima; Orwani, Mohammad; Lawrence, Traci; Langlois, Alexander; Haj Bakri, Hashem; Hamid, Eyad. 2023. Sky High: The Ensuing Narcotics Crisis in MENA and the Role of the Assad Regime. Markham. Observatory of Political and Economic Networks – Funded by the Foreign, Commonwealth, and Development OfTce of the United Kingdom. Disponibile presso: https://storage.googleapis.com/karam_viz/karam_online_publications/Sky%20HighThe%20Ensuing%20Narcotics%20Crisis%20in%20Arab%20Asia%20and%20the%20Role%20of%20t he%20Assad%20Regime%2013%20June%202023.pdf?itid=lk_inline_enhanced-template

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